Maestro
Ezio Franchino
Giorni ed Orari
Martedì e Giovedì dalle 20.00 alle 21.30
Palestra
Eventi
STAGE DI AIKIDO
(Docente del corso il M° Ezio Franchino)
Stage rivolto a tutti i praticanti di Aikido tenuto dal Maestro e Docente Giuseppe Gramendola svolto presso la
Palestra della scuola media L. Da Vinci via Cervetti 7 - Orbassano
Sabato 15 ottobre 2016 dalle ore 14.30 alle 17.30
Stage presenziato dall'Assessore allo Sport D.ssa Stefania Mana e dal Presidente dell'Associazione il Rag. Michele Bonomo
(Docente del corso il M° Ezio Franchino)
Stage rivolto a tutti i praticanti di Aikido tenuto dal Maestro e Docente Giuseppe Gramendola svolto presso la
Palestra della scuola media L. Da Vinci via Cervetti 7 - Orbassano
Sabato 15 ottobre 2016 dalle ore 14.30 alle 17.30
Stage presenziato dall'Assessore allo Sport D.ssa Stefania Mana e dal Presidente dell'Associazione il Rag. Michele Bonomo
Cos'è
L’Aikido nasce nel 1942 grazie a Morihei Ueshiba (1883-1969). Fondatore della nuova disciplina, Ueshiba chiamò la sua arte “Aikibudo” o “Aikinomichi”. Nella creazione dell’Aikido, Ueshiba fu certamente influenzato dal Daito Ryu Aikijujitsu, da diversi stili di difesa Giapponese (Kenjutsu), dal combattimento (Yarijutsu), e dalla “nuova religione” Omotokyo”. L’influenza dell’Omotokyo portò Ueshiba a vedere l’Aikido non tanto come insieme di tecniche per dominare fisicamente l’avversario quanto per coltivare uno “spirito di amorevole protezione verso tutte le cose”. Non è ben chiaro come sia possibile vedere nello stile le idee filosofiche e religiose di Ueshiba, ma si dice risiedano nella convinzione che il perfetto maestro di Aikido, costretto ad uno scontro, non causerà danni seri e/o permanenti all’attaccante.
Le fondamenta strategiche dell’Aikido sono:
• muoversi in posizioni fuori dalla linea di attacco avversaria
• prendere il controllo dell’equilibrio dell’attaccante grazie a leve e tempismo
• utilizzare proiezioni, leve e immobilizzazioni
Il termine Aikido deriva dall’unione di tre parole: “Ai” (unione, armonia), “Ki” (forza, potenza) e “Do” (via, come percorso fisico e spirituale).
Si presenta come un elegante metodo di auto difesa personale finalizzato alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati.
L’originalità e l’efficacia dell’Aikido risiede nel principio della rotazione sferica alla base dei movimenti.
Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche appartenenti al Jujutsu e al Kenjutsu, l’Aikido pone, come perno del movimento circolare, colui che si difende. In questo modo il praticante stabilizza il proprio baricentro, decentra quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’attacco fino a neutralizzarla.
I colpi non sono completamente assenti nel bagaglio strategico del praticante di Aikido, ma il loro uso è limitato a forma di distrazione o provocazione per poi poter applicare le proiezioni, le leve e le immobilizzazioni. Questi colpi prendono il nome di “atemi”.
Diverse scuole di Aikido insegnano anche l’utilizzo di alcune armi. Le armi più comunemente usate sono: il jo (bastone lungo 1,5m ca.), il bokken (spada di legno) e il tanto (coltello, in legno per sicurezza). Queste armi vengono usate non solo per insegnare a difendersi contro attacchi armati, ma anche per imparare i principi di distanza e tempismo alla base del movimento nell’Aikido.
Visita anche la pagina fb ----------------> AIKIDORBASSANO
Le fondamenta strategiche dell’Aikido sono:
• muoversi in posizioni fuori dalla linea di attacco avversaria
• prendere il controllo dell’equilibrio dell’attaccante grazie a leve e tempismo
• utilizzare proiezioni, leve e immobilizzazioni
Il termine Aikido deriva dall’unione di tre parole: “Ai” (unione, armonia), “Ki” (forza, potenza) e “Do” (via, come percorso fisico e spirituale).
Si presenta come un elegante metodo di auto difesa personale finalizzato alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori disarmati o armati.
L’originalità e l’efficacia dell’Aikido risiede nel principio della rotazione sferica alla base dei movimenti.
Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche appartenenti al Jujutsu e al Kenjutsu, l’Aikido pone, come perno del movimento circolare, colui che si difende. In questo modo il praticante stabilizza il proprio baricentro, decentra quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’attacco fino a neutralizzarla.
I colpi non sono completamente assenti nel bagaglio strategico del praticante di Aikido, ma il loro uso è limitato a forma di distrazione o provocazione per poi poter applicare le proiezioni, le leve e le immobilizzazioni. Questi colpi prendono il nome di “atemi”.
Diverse scuole di Aikido insegnano anche l’utilizzo di alcune armi. Le armi più comunemente usate sono: il jo (bastone lungo 1,5m ca.), il bokken (spada di legno) e il tanto (coltello, in legno per sicurezza). Queste armi vengono usate non solo per insegnare a difendersi contro attacchi armati, ma anche per imparare i principi di distanza e tempismo alla base del movimento nell’Aikido.
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